Làbas, da tempo ormai, non è più solo un centro sociale. Le attività che vi sono nate, i processi che si sono avviati, hanno travalicato non soltanto le mura fisiche dello spazio, ma anche e soprattutto quei confini in cui tradizionalmente siamo abituati a immaginare un centro sociale. I tempi, d’altra parte, lo impongono: superare sé stessi, andare oltre l’autoreferenzialità, relazionarsi con la società.
Anche per questo, con l’anno nuovo, vogliamo cogliere l’occasione per aggiornare l’immagine che diamo di noi stessi, il logo, in maniera che rifletta maggiormente le trasformazioni che stiamo vivendo.
Ma che cos’è quindi Làbas?
A noi piace definire quello che stiamo costruendo come un qualcosa di nuovo, come un vero e proprio MUNICIPIO SOCIALE, dove, dal basso e in autonomia, pezzi di società si incontrano, cooperano e cospirano, sperimentando soluzioni collettive ai problemi di ogni giorno e organizzando lotte per l’emancipazione e contro il capitalismo estrattivo. 
Municipio quindi come grande casa di tutti e tutte che, fin dai primi disegni di ogni bambin*, viene rappresentata come un triangolo, una grande cupola sotto la quale si concentrano azioni, affetti e quel caldo senso di accoglienza e protezione (LÀ), sorretta da un quadrato (BA), cioè base solida e stabile. Ma il Municipio è municipio accessibile sempre, tramite una strada netta e ben segnata (S), che si stende aspra ma dolce, abbracciando il panorama e la città circostanti.
L’accento è, a tutti gli effetti, il cuneo rosso: simbolo di energia e vitalità, ma soprattutto di lotta; l’accento è la trasformazione del mondo che vogliamo. 
Làbas 